PAROLE, PENSIERI, EMOZIONI, SOGNI, PAURE, RICORDI....

PAROLE, PENSIERI, EMOZIONI, SOGNI, PAURE, RICORDI....
Un luogo per incontrarci e raccontare di noi

Un'identità, più identità, tante identità che si mescolano ( Capitolo II)

         

Mi sento algerina:
quando squilla il mio telefono e sento la chiamata alla preghiera sull’applicazione
che ho scaricato.
Quando digiuno durante il mese di Ramadan e preparo cibi algerini come Harira e Bourek e dolci come Baklava e Kalb el Louz. 
Quando vado a fare la spesa nei negozi Halal della città e compro tutti i prodotti alimentari del mio Paese. 
Quando guardo le partite della squadra nazionale di calcio e provo le stesse emozioni che provano i giocatori in campo, in modo che se vincono sono felice e se perdono piango.
Quando vado al consolato per fare i documenti, trovo altre persone algerine e finalmente riesco a parlare la mia lingua madre e nessuno mi interrompe e mi dice: “ Scusa, non ti ho capito bene!”.

Mi sento italiana:

quando prendo il treno per andare nella mia città preferita, Verona, e ,girando nelle sue bellissime strade, non dimentico di visitare la casa di Giulietta e Romeo.

Quando ogni Capodanno vado in centro a vedere i festeggiamenti ed i fuochi d’artificio.

Quando guardo il telegiornale italiano in TV.

Quando cucino le lasagne e preparo il tiramisù.

Quando posso godere di tutti i diritti che hanno gli italiani ( diritto alla salute, allo studio e al lavoro...).

Soumia, Algeria
                                 Baklava                                                                  Bourek                                                     
Mi sento ucraina:

quando mi trovo con le mie amiche dell’Ucraina e possiamo parlare delle nostre famiglie.

Quando ho tempo libero e preparo qualche dolce delle mie parti.

Quando la domenica mi collego ad Internet e guardo qualche film ucraino.

Taras Hryhorovyĉ Ŝeveĉcenko.

Quando leggo i racconti e le poesie del grande scrittore ucraino Taras Hryhorovyĉ Ŝeveĉcenko.

Quando vado a Trento alla Chiesa di S. Giuseppe dove tutti gli ucraini si trovano a pregare. 

Mi sento italiana:

quando tutte le mattine mi alzo presto e bevo una tazza di caffè.

Quando per il pranzo preparo un piatto di pastasciutta.

Quando ci troviamo con gli amici al ristorante dove mangiamo una pizza margherita.

Quando mangio un gelato.

Quando faccio i lavori di casa e ascolto la musica di Andrea Bocelli. 

       Oxana, Ucraina


           Mi sento afghana:

  quando i miei genitori raccontano i loro ricordi dell’Afghanistan.

Quando indosso il mio unico vestito afghano.

Quando cucino i cibi afghani.

Quando parlo benissimo il nostro dialetto, che alcuni afghani non conoscono bene. 

Quando guardo il mio passaporto o sento nominare l’Afghanistan



Mi sento italiana:

quando guardo le partite di calcio dell’Italia: sono una grande tifosa degli azzurri!

Quando sabato sera mangio la pizza.

Quando per colazione vado al bar e prendo caffè e brioche.

Quando vado con i miei amici italiani a cercare funghi.

Quando vado a scuola e parlo italiano. 

Shokofe, Afghanistan 

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