PAROLE, PENSIERI, EMOZIONI, SOGNI, PAURE, RICORDI....

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La visita al centro storico di Rovereto. I nostri studenti ci regalano le loro riflessionii


Cosa mi ha sorpreso di più del tour del centro storico di Rovereto


Ciao a tutti, mi chiamo Dener L. Silva, sono brasiliano, ho 52 anni e da luglio vivo a Rovereto.

Voglio solo dirvi due cose che mi hanno colpito durante la passeggiata nel centro storico di Rovereto.

La prima è stata una frase che mi ha detto un collega quando abbiamo lasciato l’istituto  Don Milani: "Siamo tutti come bambini, seguiamo la nostra maestra". Ed è vero! La lingua è, oserei dire, la cosa più importante in una cultura. Non impariamo bene, non capiamo tutto ciò che ci circonda. A 52 anni sono tornato ad essere bambino: questa è stata una buona occasione per imparare anche io a somigliargli. Ed ecco che arriva la seconda cosa che mi è piaciuta della passeggiata. Non è stato un luogo, un edificio e nemmeno una strada. Ma con l'aiuto dei professori Fabrizio e Serena, ho guardato cose, che ho visto molte volte (non così tante, ovviamente, ma una decina di volte o meno...) con occhi nuovi. "Guarda questo palazzo... da questa strada qui iniziava il centro storico...questo organo è stato usato per Mozart, che era già un bambino prodigio... laggiù vedi la campana... se prendi questa strada arrivi al castello..." tutto per me è stata come una nuova scoperta. 

Grazie a tutti per essere stati compagni in questa piccola, ma grande avventura, per avere accettato di diventare ancora bambini. 

                                                                                                                                                   Dener 



La visita del centro storico di Rovereto mi è piaciuta molto, perchè ho conosciuto tante cose della nostra città, come il periodo del dominio veneziano, l’arte della seta, il palazzo Del Ben, e la casa dei Turchi. Sono rimasta molto colpita della Chiesa di S. Marco. Dall’esterno sembra una semplice chiesa; solo dall’interno puoi vedere tutta la sua grandezza: lo stile barocco, l’altare maggiore e i meravigliosi affreschi. 

Mi dispiace solo che la chiesa all’interno fosse buia e non abbiamo visto tutta la sua bellezza. Ma un giorno ci tornerò sicuramente e l’ammirerò pienamente. 

                                                                                                                                                   Aliona



Rovereto è una città che si trova in una valle circondata da montagne. Rovereto fa parte della regione Trentino-Alto Adige. In città vivono circa 40.000 persone. La via principale di Rovereto si chiama Corso Rosmini. Corso Rosmini è una bella via, su cui crescono castagneti su entrambi i lati. Antonio Rosmini, a cui sono intitolati il Corso e l’omonima piazza, è stato un filosofo e teologo italiano.

All’inizio della via, poco distante dalla piazza, si trova il suo monumento. Su piazza Rosmini ci sono diversi palazzi storici, il più importante dei quali è il Palazzo Del Ben, che ha numerosi archi e immagini. Passeggiando per i vicoli del centro storico, si arriva in Piazza San Marco, dove si trova la chiesa di San Marco, che è molto bella sia fuori che dentro. 

                                                                                                                 

Kateryna
 


Il tempo è bello oggi. Abbiamo visitato Rovereto con l’insegnante. Rovereto ha uno splendido scenario e ha una lunga storia. Abbiamo visitato chiese e molti luoghi di interesse. La chiesa di San Marco è bella e sacra. È molto grande. Penso che sia molto bella. Siamo andati lungo il fiume Leno. L’aria vicino al fiume è molto buona. Il fiume è molto limpido. Ci sono molti alberi verdi in riva al fiume. Mi piace molto il paesaggio sul fiume. Rovereto è un bel luogo. Sono molto felice di studiare e vivere qui.

                                             

Giada      





Prima di tutto volevo dire che Rovereto è davvero una bella città. È un piacere per me vivere qua,

perché possiamo vedere le montagne, un grande torrente che si chiama Leno, e un’architettura meravigliosa.  Al centro di Rovereto incontriamo edifici antichi, costruiti in stile veneziano molti secoli fa, che ci mostrano lo stile tipico di Venezia: fiori, i mesi dell’anno, scritte in latino e bellissimi motivi. Puoi impiegare molto tempo per visitare tutta la città. Chiaro, adesso quegli edifici non si usano più come case di persone importanti. Ci possono essere uffici dentro. 

Ma voglio aggiungere che, anche con una banca al loro interno, loro ci  mostrano che il tempo corre, ma la storia vive sempre con noi. Mi piace che gli italiani proteggano e amino la loro architettura.

Alla fine vorrei scrivere che tutte le persone devono visitare la nostra città. Ovvio gli edifici storici, oppure il Lungoleno non sono le uniche cose da vedere... Ad esempio c’è anche il museo della guerra all’interno del castello di Rovereto, molti posti belli e certamente magnifiche chiese in stile veneziano. 

                                                                                                                                        Anna 


Quello che mi è piaciuto di più della visita alla città di Rovereto è stato poter camminare per le sue vie in modo diverso, imparando la storia delle sue strade e curiosità sulla città e sui suoi abitanti. Visitare una città con la gente del posto mi è piaciuto molto.

Esther



Sono una persona che ha lasciato il suo Paese nove mesi fa, perché lì è scoppiata una guerra brutale.

Rovereto è diventata per me un’oasi che mi ha rianimato. 

Visitare importanti luoghi storici mi ha mostrato che anche un posto così bello ricorda la guerra e conserva nella memoria gli eventi di quel difficile periodo storico. Il mio cuore ha tremato quando ho visto dei resti di bombe conservate nei muri di un edificio. La gente del posto li ha lasciati lì per ricordare che la pace è fragile e le persone non sempre la apprezzano.

È importante per noi ricordare quanto sia prezioso e bello il cielo sereno e che non è sempre così.

Olha

 

La parte antica di Rovereto è stata molto bella e speciale da visitare per la storia che racconta. 

Quello che mi è piaciuto di più è stata la chiesa di San Marco. È stata la prima volta che entravo in una chiesa qua in Italia. Quando sono entrata dentro, ho sentito una pace nel cuore.  È una chiesa gigantesca, molto colorata, con molti dipinti e ogni dipinto racconta una storia.

Per me è stata una bellissima esperienza andare in nuovi posti. 

Antoneta


Il mio momento preferito della visita a Rovereto è stato quando siamo entrati nella Chiesa di S. Marco, perché la prima notte che sono venuta in Italia ho visto questa chiesa e le stelle dietro di essa: ero piena di interesse per questo edificio classico e misterioso.

Il mese scorso ho visitato il palazzo ducale e piazza S. Marco a Venezia, che sono spettacolari e ho appreso che l’emblema di Venezia è un enorme leone che custodisce il Vangelo, come ho notato anche a Rovereto.

Quando sono tornata a Rovereto e sono entrata nella chiesa, la sua architettura, i dipinti e gli affreschi mi hanno colpito; ho anche notato che c’è un organo a canne, che è un elemento che mi piace tantissimo.


                                                                                                                                                    Yiwei






Rovereto è una città molto bella. Ha molti monumenti ed è una città ricca di cultura e storia.

Sono rimasta molto colpita dalla campana dei Caduti. Questa campana della pace è stata costruita in memoria dei caduti di tutte le guerre. È la campana più grande del mondo che suoni a distesa. 

Il panorama che si gode da lì è molto bello: si vede tutta la città dall’alto. Il suono della campana è molto toccante per l’anima e per il cuore.

Tetiana




                                                                                       

Una cosa che mi ha colpito del centro storico di Rovereto è stata la chiesa di S. Marco. In questo posto si sente molta spiritualità.Chissà quante generazioni di persone hanno visitato questo luogo!

Una generazione di persone magari entrava al suo interno con  paura e timore, perché c’erano tempi in cui la Chiesa aveva il potere assoluto; un’altra generazione ha ascoltato qui il primo concerto di Mozart. Chissà quanti battesimi di bambini, quanti matrimoni e funerali hanno avuto luogo qui!

Gioia e tristezza, tristezza e gioia sembrano fondersi in questo luogo... Basta toccare i suoi muri per sentire lo spirito dell’antichità. E solo così si può trovare la pace. 

Nataliia



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